Galleria Elleni, Bergamo, 2008: mostra personale “Nuove geometrie”
continua...“Site specific work”, Fondazione Morra, Napoli, 2005: alle consuete caratteristiche della produzione digitale si aggiunge il rapporto con l’architettura.
continua...Nel 2004 opere rappresentative delle passate fasi sperimentali di Di Bello sono esposte in occasione dell’importante mostra “Autobiografia di una galleria” che ripercorre la storia dello Studio Marconi di Milano e il fondamentale lavoro di Giorgio Marconi dal 1965 al 1992.
Studio Marconi, 2003: vengono esposte per la prima volta le nuove tele.
continua...1989: esce sul mercato il primo dorso digitale ad alta definizione e Di Bello è tra i primi ad acquistarlo.
Negli stessi anni si riavvicina al mondo della matematica attraverso i frattali, questa scoperta si rivela fondamentale per tutta la nuova produzione.
Alla fine degli anni Ottanta decide di allontanarsi dalla scena artistica; si dedica alla famiglia, alla sua passione per la vela e il computer, lavora come grafico e fotografo di still-life. Gli anni di silenzio artistico sono però di fondamentale importanza per lo sviluppo, grazie all’attività professionale, di conoscenze e capacità tecniche fondamentali per la sperimentazione degli ultimi anni.
continua...1987: "Apollo e Dafne" e le altre opere di “Terrae motus” sono esposte al Grand Palais di Parigi. Dal 1992 la collezione diviene permanente alla Reggia di Caserta.
continua...Nell'intervista di F. Vincitorio pubblicata su “L’espresso” il 21 giugno 1981, Bruno Di Bello parla del rapporto con Man Ray come elemento fondante per identificare la sua ricerca.
continua...Dello stesso anno è la partecipazione al Festival di Spoleto dedicato all’arte contemporanea con l’intenzione d’integrare il territorio locale collocando le opere degli artisti nel tessuto urbano.
continua...
Nel 1980 si tiene alla Galleria Corsini di Intra la mostra personale Foto-grafia con le opere più rappresentative dell’intera sperimentazione fotografica di Di Bello.
continua...
Negli anni Ottanta, oltre alla ‘scrittura di luce’, Bruno Di Bello realizza tele fotografiche giustapponendo figure umane e oggetti che proiettano le loro ombre sul supporto sensibilizzato.
continua...“L’ombra”, Casa del Mantegna, Mantova, 1979, a cura di Silvana Sinisi
continua...Studio Marconi, 1978: esposta l’installazione "Il segno non ripetibile della luce".
Il primo dei "Quaderni" dello Studio Marconi, edito in occasione della mostra di Bruno di Bello alla Galleria Rondanini, Roma, 1978
Galleria Rondanini, Roma, 1978: mostra antologica, organizzata in collaborazione con lo Studio Marconi, che raccoglie le opere dal 1960 al 1978.
In questa occasione viene stampato il primo Quaderno dello Studio Marconi nel quale Italo Mussa ripercorre l’intero cammino dell’artista.
Segni di luce”, mostra personale alla Modern Art Agency, Napoli
“Aphoto”, Studio Marconi, Milano
“Schijnbare tegenstellen”, Museum Boymans, Rotterdam
“1960-1977. L’arte in Italia”, Galleria Civica d’Arte Moderna, Torino
“Foto-grafia”, Studio Marconi, Milano, 1976: con questa mostra personale s’inaugura una nuova fase di ricerca, quella che l’artista definisce ‘scrittura di luce’; le ultime tracce di denotazione scompaiono per giungere a quello che si potrebbe definire il ‘grado zero’ della fotografia.
continua...1975. I.C.C. Anversa, 'Sempre cose nuove pensando', a cura di Vittorio Fagone
continua...Dortmund, Museum Am Ostwall, 1974. Ketty La Rocca, Bruno Di Bello, Aldo Tagliaferro, Luigi Ontani, Vincenzo Agnetti, Gianni Bertini, Antonio Paradiso, Daniela Palazzoli, all'inaugurazione di 'Fotomedia'
1974: 'Fotomedia', Museum am Ostwall, Dortmund, a cura di Daniela Palazzoli
1975: 'Fotomedia', Rotonda della Besana di Milano, a cura di Daniela Palazzoli
1974. Su suggerimento di Beuys, Carlo Huber organizza alla Kunsthalle di Berna '4 aus italien'
continua...'Combattimento per un'immagine. Fotografi e pittori' Galleria Civica d'Arte Moderna, Torino. a cura di Daniela Palazzoli e Luigi Carluccio
continua...1973. X Quadriennale Nazionale d'Arte, Roma: sezione 'La ricerca estetica dal 1960 al 1970'
continua...Nel 1973 realizza l'opera 'Grande vetro due' esposta nello stesso anno allo Studio Marconi e l'anno seguente alla Kunsthalle di Berna.
continua...Dal 1972/1973 la ricerca 'linguistica' si approfondisce, sulle tele fotografiche compaiono radici linguistiche e parole-concetti
continua...Düsseldorf, 1971. Joseph Beuys e Bruno Di Bello durante l'occupazione della segreteria dell'Accademia di Belle Arti. Foto di Lucio Amelio
1971. Napoli, Joseph Beuys espone alla Modern Art Agency di Lucio Amelio. Con l'occasione Bruno conosce l'artista tedesco e tra i due nasce una lunga frequentazione.
continua...1971. Studio Marconi, Milano, esposizione personale in cui presenta l'opera 'Alfabeto': ventisei tele fotografiche con la scomposizione delle lettere dell'alfabeto
continua...1970. 'L'ARTE?' Galleria La Bertesca, Genova; Galleria Wspolczesna di Varsavia; Modern Art Agency di Lucio Amelio e la XXXV Biennale di Venezia.
continua...1969. Galleria De Nieuborg di Franco Toselli, prima mostra personale a Milano.
Nel 1968, Aldo Tagliaferro lo mette in contatto con Gianni Bertini che stava organizzando la mostra 'Pittura meccanica per una nuova iconografia' alla Galleria Apollinaire di Milano. Questa mostra segna l'inizio dell'attivita' del gruppo denomicato Mec-art
continua...Nel 1967, deluso dall'accoglienza negativa che avevano ricevuto i suoi primi lavori su tela fotografica nell'ambienta artistico napoletano, decide di trasferirsi a Milano.
continua...Dal 1966 la fotografia diventa mezzo esclusivo di realizzazione artistica e oggetto di ricerca.
continua...Con 'Aspetti del ritorno alle cose stesse' Renato Barilli conduce una riflessione sulle tipologie di riappropriazione della figurazione e della realta' oggettuale in reazione all'egemonia dell'informale.
continua...Napoli, settembre 1964. Bruno Di Bello con Lucio Amelio e Filiberto Menna alla prima mostra personale alla Modern Art Agency
Con la mostra personale del 1964 inizia a esporre alla Modern Art Agency di Lucio Amelio, esordiente gallerista napoletano che fin dagli inizi capisce la portata delle ricerche di Di Bello e con la quale inizia una stimolante collaborazione.
continua...Prima mostra personale: Galleria 2000, Bologna, 1962.
continua..."Il Gesto", n.3, con la copertina di Lucio Fontana e l'inserto del Manifesto del Gruppo 58 con un "segno" di Bruno Di Bello
Durante questi anni si reca spesso a Roma, dove conosce Achille Perilli, Gastone Novelli, Totai Scialoja, Mimmo Rotella, Cy Twombly ed Emilio Villa. La frequentazione di questi artisti e delle riviste 'Esperienza Moderna' e 'Appia', lo orienta verso l'arte astratta e segnica
continua...Sposa Fernanda Buccino, compagna di liceo che si leureera' in architettura e che gli dara' nel 1960 la prima figlia Patrizia, nel 1961 Paola, nel 1962 Maria Pia e Piero nel 1972.
continua...Gennaio 1959. mostra di gruppo con la solidale presenza di Enrico Baj alla Galleria Sancarlo. L'attivita' del Gruppo 58 desta un vero e proprio scandalo nell'ambiente artistico napoletano precludendo ai suoi aderenti di dedicarsi all'insegnamento, unica possibilita' di sopravvivenza, allora, per un giovane artista a Napoli.
All'Accademia conosce Guido Biasi, Lucio Del Pezzo, Sergio Fergola, Mario Persico, Luigi Castellano con i quali, nel 1958, forma il Gruppo 58.
Nel 1955 si iscrive all'Accademia di Belle Arti di Napoli dove, lasciato molto libero dall'allora maestro Emilio Notte, ha modo di cercare la propria strada. Alla fine del corso dell'Accademia, per svolvere la tesi di stria dell'arte su Paul Klee, viaggia in autostop fino a Berna, visita la Fondazione Klee
continua...Gennaio 1953. Bruno di Bello, Renato Barisani e Antonio Venditti nel cortile dell'Accademia di Napoli
Bruno di Bello nasce il 10 maggio 1938 a Torre del Greco. La madre, Maria Porzio, viene da una famiglia di incisori su corallo, artigianato artistico molto diffuso a Torre del Greco
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