Dello stesso anno è la partecipazione al Festival di Spoleto dedicato all’arte contemporanea con l’intenzione d’integrare il territorio locale collocando le opere degli artisti nel tessuto urbano.

…lungo la torre in testa al ponte sul fiume Tiessino, Bruno Di Bello ha dispiegato una lunga striscia di carta bianca, con sopra impressionato un lungo e nero segno di luce, ricavato su carta sensibile mediante la traccia della torcia elettrica. La lunga striscia che dalla finestra in cima alla torre giunge fino quasi a terra, diventa, in questo dialogo con la realtà esistente un deciso taglio verticale nel cielo nitido…purtroppo la presenza è durata solo due giorni: nella notte i vendicatori solitari han distrutto buona parte del lavoro.

[M. Bonuomo, 1980]